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- Categoria: Gastronomia
Le sue origini, pare, provengano dalla Mesopotamia, come dimostrerebbe il nome, secondo alcuni testi, di origine iraniana. Ma vengono citati dai filosofi greci, coltivati dagli egizi e mangiati abbondantemente dagli antichi romani. Gli asparagi appartengono alla famiglia dei gigli e dei mughetti. Pianta erbacea, la parte commestibile è costituita dai germogli (o turioni), sono di forma allungata, carnosi e dal sapore molto delicato. Hanno poche calorie, quindi indicati nelle diete, e famose sono le loro proprietà depurative (sconsigliato l’eccessivo consumo a chi soffre di cistite, gotta e reni), ricchi di fibra, di vitamine e fosforo.
Esistono diverse varietà: quelli di Bassano e di Cesena caratterizzati da turioni bianchi; i Mary Washington dai turioni verdi; gli Argenteuil e i Napoletani dai turioni violetti. Da non dimenticare infine l’asparago di Santena, la cui coltivazione ha reso famosa la cittadina piemontese anche se ormai, da qualche decennio, non è più la coltivazione predominante. La raccolta avviene generalmente da marzo a metà giugno.
La stagione degli Asparagi Bianchi, autentica meraviglia gastronomica di Bassano del Grappa, secondo la tradizione va “da San Giuseppe a Sant’Antonio” (19 marzo-13 giugno). Ai prelibati ortaggi, che nell’area del Consorzio di Tutela dell’Asparago Bianco godono della Denominazione di Origine Protetta, il Gruppo Ristoratori Bassanesi dedica da 29 anni la rassegna “A tavola con l’Asparago Bianco di Bassano – Asparagi e Vespaiolo”.
La rassegna “Asparagi e Vespaiolo” prevede un calendario di serate fino a giugno nei ristoranti del Gruppo, dedicate agli asparagi e al Vespaiolo DOC Breganze, vino bianco tipico della zona, caratterizzato da una naturale spiccata acidità, che per gli asparagi bianchi è il compagno ideale. L’Asparago Bianco di Bassano, croccante e dal gusto dolce-amaro, è ottimo sia come piatto di portata – proposto “alla bassanese”, cioè scottato nell’acqua bollente ed accompagnato alle uova sode, o impiegato nei risotti oppure fritto ai ferri.
L’asparago può andare su Marte? Forse, sarebbe addirittura il suo habitat ideale.
L’inaugurazione della rassegna svoltasi il 19 marzo scorso alle “Bolle di Nardini”, nell’avveniristico auditorium vitreo (opera dell’arch. Massimiliano Fuksas) e voluto dalla storica Distilleria bassanese “Nardini” (Via Madonna di Monte Berico, 7 – Bassano).
Quest’anno il Gruppo Ristoratori ha ospitato una delegazione ufficiale della NASA, per presentare i risultati della recente missione “Phoenix Mars Lander” che ha dimostrato la presenza di acqua e terreno alcalino su Marte. Un terreno quindi adatto per ospitare la coltivazione degli asparagi.
Per visionare i ristoranti che aderiscono alla manifestazione: www.ristorantibassano.com
In Emilia Romagna, dal 25 aprile al 3 maggio 2009, una Fiera dell’asparago verde viene proposta a Mesola, sui terreni sabbiosi del Delta del Po dove l’ortaggio cresce. E’ una sagra di origini antichissime, fin dal Medio Evo, che ricalca le tipiche fiere mercato di un tempo. La fiera infatti promuove, oltre al tipico asparago della zona, una vasta gamma di prodotti del Delta.
Il 24 maggio invece, prende il via un ricco calendario di feste gastronomiche che anima in primavera ed estate la Carnia, la splendida regione più a nord del Friuli Venezia Giulia.
Con la Festa dell’asparago di bosco, del radicchio di montagna e dei funghi di primavera si esprimono le straordinarie fioriture di erbe selvatiche e di fiori che la zona offre e propone nella, sua gastronomia
I frutti selvatici e le primizie come l’asparago di bosco (Aruncus dioicus),il radicchio di montagna e i funghi primaverili (Morchelle, Hygrophori, Collybie, Cantarelli.) saranno i protagonisti della manifestazione, in programma ad Arta Terme il 24 maggio 2009, animata dal tradizionale Mercatino dei prodotti agricoli ed artigianali e da una gustosa rassegna gastronomica affiancata da degustazioni di specialità carniche.
Durante l’intero week end si potranno scoprire, insieme ad esperti botanici e naturalisti, i sapori inusuali delle specialità spontanee e conoscere le antiche ricette che in Carnia si tramandano di generazione in generazione. Inoltre saranno organizzate passeggiate notturne a cavallo, escursioni sui sentieri di fondovalle, una suggestiva visita alle chiesette medioevali e una spaghettata alla “Casetta in Canadà”.
A tutto questo si può aggiungere la possibilità di dedicare del tempo alle Terme, con rilassanti nuotate, saune e massaggi (un pacchetto soggiorno, valido dal 22 al 24 maggio 2009, comprende trattamento di mezza pensione per tre giorni con cene–degustazione di piatti tipici,entrata alle terme di Arta con diversi trattamenti,; escursione notturna a cavallo; passeggiata sui sentieri di fondovalle, visita alle chiese Medioevali e spaghettata. Si può scegliere di alloggiare in agriturismo, albergo e B&B). Per informazioni: tel. 0433 466220, e-mail:
Silvia Donnini
La Redazione